«Moderno quantunque ispirato … a motivi della tradizione italica». Gli esordi di Paolo Mezzanotte architetto
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Paolo Mezzanotte (1878-1969) owes his fame above all to the Milan Stock Exchange building (1927-1932), while his early works, designed between 1900, the year in which he graduated from the Regio Istituto Tecnico of Milan, and the beginning of the Great War, are less known. In the first years of activity, Paolo Mezzanotte designed the Giudici funeral chapel at the Monumental Cemetery in Milan (1904-1905) and the church of the Sacro Cuore ai Cappuccini on the current Viale Piave (1906-1911), as well as two small hospitals in the Varese area (1902-1907). Thanks to the analysis of buildings, of the drawings of Mezzanotte collection (Iuav, Archivio Progetti) and of the contemporary publications, the figure of an architect with multiple interests is outlined, tied to tradition and history, but also eager for novelty and attentive to what is happening in Italy and abroad, open to the most different languages, but able to synthesize them in systems almost always consistent. The combinatorial system – characteristic of nineteenth-century eclecticism, in whose bed Paolo Mezzanotte was formed – nevertheless remains the foundation of his design method: even when, as in the façade of the Stock Exchange, he will introduce references to the work of contemporary architects, such as Marcello Piacentini and the younger Giovanni Muzio, their language will be interpreted as one of the many vocabularies that have followed one another in history, and, as such, subject to deconstruction and recomposition according to a personal grammar.
Paolo Mezzanotte (1878-1969) deve la sua fama soprattutto al palazzo della Borsa di Milano (1927-1932), mentre i suoi primi lavori, progettati tra il 1900, anno in cui si diplomò al Regio Istituto Tecnico di Milano, e gli esordi della Grande Guerra, sono meno conosciuti. Nei primi anni di attività Paolo Mezzanotte progettò la cappella funeraria Giudici al Cimitero Monumentale di Milano (1904-1905) e la chiesa del Sacro Cuore ai Cappuccini sull’attuale Viale Piave (1906-1911), oltre a due piccoli ospedali in provincia di Varese (1902-1907). Grazie all’analisi degli edifici, dei disegni del fondo Mezzanotte (Iuav, Archivio Progetti) e delle pubblicazioni contemporanee, si delinea la figura di un architetto dai molteplici interessi, legato alla tradizione e alla storia, ma anche desideroso di novità e attento a quanto accadeva in Italia e all’estero, aperto ai linguaggi più diversi, ma capace di sintetizzarli in modo quasi sempre coerente. Il sistema combinatorio – caratteristico dell’eclettismo ottocentesco, all’interno del quale si formò Paolo Mezzanotte – resta tuttavia il fondamento del suo metodo progettuale: anche quando, come nella facciata della Borsa, introdurrà riferimenti all’opera di architetti contemporanei, come Marcello Piacentini e il più giovane Giovanni Muzio, interpretandone il linguaggio come uno dei tanti vocabolari che si sono susseguiti nella storia, e, come tale, soggetto a decostruzione e ricomposizione secondo una grammatica personale. keywordsPaolo Mezzanotte; Milan, 20th century architecture; Monumental Cemetery, Giudici funeral chapel; church of the Sacro Cuore ai Cappuccini; San Siro racecourse; sports facilities.Biografia dell'autoreUniversità Iuav di Venezia; mtsambin@iuav.it |
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