Society in Filarete’s Libro Architettonico between Realism, Ideal, Science Fiction and Utopia
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Nel suo Libro, Filarete giustappone due sfere della realtà. Entrambe possono
essere considerate anche ideali, ma in modi differenti.
La costruzione idealizzata della moderna città di Sforzinda è contrapposta
al resoconto dell’estinta — e presuntamente classica — città di
Plusiapoli, il cui carattere è in realtà interamente utopico. Sforzinda
riflette invece le condizioni reali della società e della struttura urbanistica
di Milano. L’idealizzazione della città è debitrice di generi letterari
come i panegirici cittadini e gli specula principum, ma Filarete non
dimentica mai il dato reale e i concreti problemi della scienza urbanistica,
come a volte fa l’Alberti nel De re aedificatoria. Nella descrizione di
Plusiapoli egli insiste nell’esposizione di importanti e concreti dispositivi
sociali, per esempio quelli riguardanti il sistema carcerario e la scuola. La
discussione di Filarete su questi problemi, tuttavia, si allontana da altri
testi che esaminano tali istituzioni, come l’Utopia di Tommaso Moro.
Nonostante le differenze di fondo tra Sforzinda e Plusiapoli, le due città
testimoniano un peculiare spirito utilitaristico e pragmatico, nel mentre si
iscrivono in una visione eroica del mondo antico, tenuto in una cosiderazione
così alta da far sembrare impossibile che un tale livello di civiltà potesse
più essere raggiunto, ciò che rende le idee rinascimentali sull’Antichità
qualcosa di assimilabile alla nostra fantascienza. Nel creare Sforzinda,
Filarete attinge a elementi dell’antica Roma, mentre per Plusiapoli prende a
prestito caratteristiche di altre grandi tradizioni culturali, quali Babilonia e
l’Egitto, usando come fonte la Biblioteca storica di Diodoro Siculo.
L’Atlantide di Platone, invece, benché celebrata da molti filosofi, resta un
riferimento secondario per Filarete. In generale, gli umanisti traggono spunto
dai modelli concreti offerti dagli storici molto più che dalle speculazioni
astratte: per illustrare le sue idee, anche Filarete crea Sforzinda e Plusiapoli
ispirandosi a tali modelli concreti, attinti dalla storia.
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