Il restauro del polittico di Gera Lario. Materiali per una rilettura dell’opera
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The restoration of the altarpiece of church of San Vincenzo in Gera Lario, which was completed in December 2022, has shed a new light on this painting. At the same time, it has given the opportunity to study and critically analyze the work thoroughly, integrating and sometimes changing the previous assumptions. Among the main new elements, the discovery of a date written on the predella back has made it possible to limit the chronology of the altarpiece to 1549. Once recovered in the laboratory, the painted panels were subjected to UV fluorescence analysis, aimed at determining the distribution of varnishes and retouches. An infrared reflectographie campaign has made it possible to clearly read the underdrawing and therefore to obtain useful information about the genesis of the painting, the workshop practice and the division of tasks between the master and his collaborators. Finally, the study of the decorative elements, the gilding, the halos and the wooden carpentry has helped to confirm the attribution of the altarpiece to the Milanese Giuseppe Arcimboldi, suggested by Giovanna Virgilio. In fact, notable affinities have emerged between the Gera Lario polyptych and the Cremeno one, certainly autographic.
Il restauro del polittico della chiesa di San Vincenzo a Gera Lario, che si è concluso nel mese di dicembre 2022, ha dato nuova luce al dipinto e ha permesso, al contempo, di studiare e approfondire criticamente l’opera, integrando e talvolta cambiando le ipotesi precedenti. Tra i principali elementi di novità si segnala la scoperta, durante lo smontaggio propedeutico all’intervento, di una data sul retro della predella, che ha permesso di circoscrivere con precisione al 1549 la cronologia della macchina d’altare. Giunte in laboratorio, le singole tavole che compongono il polittico sono state sottoposte ad analisi in fluorescenza UV, volte a determinare la distribuzione delle vernici e dei ritocchi. Molto utile, inoltre, si è rivelata la campagna di Riflettografie in Infrarosso, che ha permesso di leggere con chiarezza il disegno preparatorio e di ottenere, dunque, utili informazioni sulla genesi dell’opera e sulla prassi utilizzata in bottega, nella ipotetica divisione dei compiti tra il maestro e i collaboratori. Infine, lo studio degli apparati decorativi, delle dorature, delle aureole e della carpenteria lignea ha contribuito a supportare e confermare l’attribuzione del complesso, proposta da Giovanna Virgilio, al milanese Giuseppe Arcimboldi. Sono infatti emerse affinità notevoli tra il polittico di Gera Lario e quello di Cremeno, certamente autografo.
keywordsRestoration; Gera Lario, church of San Vincenzo, polyptych; Ambrogio ArcimboldiBiografia dell'autoredamiano_spinelli@live.it |
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