Alvise De Donati: la sua attività a Morbegno e a Gravedona
digital
![]() Articolo
€ 6,00
|
Ebook in formato Pdf leggibile su questi device:
|
|
Alvise De Donati was an undisputed protagonist of the renaissance in Valtellina and Alto Lario, where, at the end of the 15th century, he diffused the artistic novelties from Milan. Although his very first activity is partially clouded in mystery, due to the scarcity of documents and signed works, this essay tries to highlight his contribution to the Dominican church of sant’Antonio in Morbegno. In particular, as stated by Giacinto Fontana’s manuscript (1759-60; sondrio, Pio rajna Library), the names of the patrons of the chapel dedicated to st. Peter Martyr and st. Dominic have been disclosed. thanks to the rediscovery of some fresco fragments in the roof space over this chapel, it was possible to recognise the distinctive style of Alvise De Donati and of the members of his workshop. the research also corroborates the role of Alvise in the church of santa Maria delle Grazie in Gravedona (1509), an important Augustinian building, during the renaissance. In particular, thanks to new stylistic and iconographic comparisons with works signed by him, the Stories of Saint Anthony Abbot and the Madonna and Child between the Saints Peter Martyr and John the Baptist have now been ascribed to him with certainty.
Alvise De Donati è stato il protagonista indiscusso della stagione rinascimentale valtellinese e alto lariana, dove fu il traghettatore delle novità artistiche della Milano di fine Quattrocento. Sebbene la sua primissima attività sia parzialmente avvolta nell’ombra, per l’assenza di documenti e di opere firmate, in questa sede si cerca di mettere a fuoco il suo ruolo nel cantiere domenicano di Sant’Antonio a Morbegno. In particolare, considerando il manoscritto di Carlo Giacinto Fontana (1759-60; Sondrio, Biblioteca Pio Rayna), sono emersi i nomi dei committenti della cappella dedicata ai Santi Pietro Martire e Domenico. Grazie alla riscoperta di alcuni lacerti di affresco nel sottotetto di questa cappella, è stato possibile riconoscere la mano di Alvise De Donati e della sua bottega. Il contributo, inoltre, riconferma il ruolo di Alvise nel cantiere di Santa Maria delle Grazie a Gravedona (1509), un importante edificio agostiniano in epoca rinascimentale. In particolare, tramite nuovi confronti iconografici e tipologici con opere da lui firmate, vengono attribuiti con certezza al pittore le Storie di Sant’Antonio Abate e la Madonna con il Bambino tra i Santi Pietro Martire e Giovanni Battista. keywordsLombard renaissance painting; Valtellina, Morbegno; Alto Lario, Gravedona; Alvise De Donati; bernardo Zenale; Giovanni Donato Montorfano; Marco d’oggionoBiografia dell'autoreUniversità cattolica del sacro cuore, Milano; valentina.dellorto19@gmail.com |
Consulta l'archivio
Ultimi 3 numeri
ARTE LOMBARDA - 2024 - 1-2
ARTE LOMBARDA - 2023 - 2-3. Pittura in Alto Lario e in Valtellina tra Quattro e Cinquecento. Riflessioni, ripensamenti e aggiornamenti