La cappella della Beata Vergine in San Maurizio a Ponte in Valtellina: stato degli studi e novità sull’originario assetto decorativo
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The chapel of the Blessed Virgin in San Maurizio in Ponte in Valtellina was managed by confraternity of the same name, also known as the Scuola Maggiore dei Laici. This paper reviews the studies of the decorative apparatus in his two most important episodes: the wooden altarpiece unanimously attributed to Giacomo Del Maino and workshop, and the frescoes of the vault and walls, for which there is still debate on the attribution or less to Felice Scotti, a painter often documented in Valtellina between the 15th and 16th centuries and present in Ponte on several occasions, in 1498 and in 1505. The current appearance does not correspond to that desired at the end of the 15th century by the confraternity that was based there. Del Maino’s wooden altarpiece now leaning against the back wall, in an obviously not original location, was actually located in the presbytery and in its place was placed a smaller retable containing a statue of the Madonna with the Child Jesus in her arms and surrounded by four ceroferary angels. It is not possible to know with certainty the precise date of the replacement of this last artifact with that of Giacomo Del Maino. However, it is conceivable a moment shortly after 1646 when a redevelopment of the choir took place to adapt it to post-Tridentine regulations.
La cappella della Beata Vergine in San Maurizio a Ponte in Valtellina era sede dall’omonima confraternita, nota anche con il nome di Scuola Maggiore dei Laici. Il contributo ripercorre la fortuna critica dell’apparato decorativo del vano nei due episodi più importanti: l’ancona concordemente attribuita a Giacomo Del Maino e bottega e gli affreschi della volta e delle pareti, per i quali ancora si dibatte sull’attribuzione o meno a Felice Scotti, pittore spesso documentato in Valtellina tra Quattro e Cinquecento e presente a Ponte a più riprese, nel 1498 e nel 1505. L’aspetto attuale non corrisponde a quello voluto alla fine del XV secolo dalla confraternita che qui aveva sede. L’ancona di Del Maino oggi addossata sulla parete di fondo, in una situazione a evidenza posticcia, si trovava in realtà nel presbiterio e al suo posto era collocato un retablo di minore dimensione contenente una statua della Madonna con Gesù Bambino in braccio e attorniato da quattro angeli ceroferari. Non è possibile sapere con certezza la data precisa della sostituzione di quest’ultimo manufatto con quello di Giacomo Del Maino. È tuttavia ipotizzabile un momento di poco successivo al 1646 quando si operò una riqualificazione del coro, un’operazione di adeguamento alle normative post tridentine da parte della comunità di Ponte. keywordsRenaissance art in Valtellina; Ponte in Valtellina, church of San Maurizio, Scuola Maggiore dei Laici; wooden altarpiece; Giacomo Del Maino; Felice ScottiBiografia dell'autoreUniversità Cattolica del Sacro Cuore, Milano; eugenia.bianchi@tin.it |
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